Come prima cosa, si prosegue la riparazione isolando le zone sensibili del display con del nastro carta e nastro alluminio creando una sorta di barriera contro il calore. Dopo di ché viene scollegata la lunetta presente nella parte inferiore del display (ovvero il supporto che copre la circuiteria del display) prestando molta attenzione in quanto è un componente molto delicato. A questo punto si rimuovono le viti che sorreggono i tendi-flex. Quest’ultimi sono dei dispositivi che consentono alle flex di mantenersi in posizione tesa durante il posizionamento. Rimossi questi supporti, si va a scollegare le flex nella parte più bassa del display rimuovendo la parte adesiva e si va a ispezionare, tramite un microscopio, la polvere presente all’interno e i danni che quest’ultima ha causato. Si va successivamente a rimuovere la polvere e mediante il microscopio si continua ad ispezionare la zona: sulle flex sono presenti delle micro-interruzioni sulle quali si procede con la riparazione. Ovvero, si rimuove la vernice mediante un bisturi di precisione, e si procede alla saldatura e al ripristino del contatto mediante il filo in rame.
Infine, una volta completata la ricostruzione, la zona viene isolata con del materiale isolante “soldermask”, utile a scongiurare eventuali corti circuiti.
Terminata tutta la riparazione dettagliata in alto, si procede al rimontaggio del dispositivo e alle fasi di test. Quest’ultimi consistono in riproduzioni di video ad alta risoluzione e programmi di benchmark specifici per display.